domenica 7 ottobre 2012

Oltre l'illusione /1

Oggi, forse più che mai, viviamo in un’epoca di febbrile attività. Siamo bombardati da immagini che ci propinano come modelli uomini e donne dalle vertiginose carriere, dalle turbinanti vite mondane, dalle sfrenate attività sportive. Siamo tutti invitati a prendere come esempio questo stile. I protagonisti appaiono belli, sorridenti e pieni di vitalità. La corsa e i ritmi frenetici sembrano rappresentare l’unica vera espressione di una vita di successo.

Con il risultato che spesso, nel confronto con questi prototipi, molti si sentono frustrati, la vita appare banale, le energie disponibili molto inferiori alle richieste.

Di fronte alle immagini proposte dalla moda o dalla pubblicità, quanti si sentono di poter vantare uno stile sempre fresco, impeccabile, adeguato in ogni circostanza? Ben pochi, credo.

Ma, vi svelo un segreto, non è un delitto essere persone “normali”, non è un crimine venir sorpresi dalla pioggia con indosso le scarpe più inopportune, né sbagliare clamorosamente stile, presentandosi a una festa troppo sportivi o troppo eleganti, né c’è da vergognarsi a farsi trovare dagli amici con indosso quella tuta assurda, che però è così comoda. Potrei continuare all’infinito con la lista di situazione che fanno sentire “fuori luogo”, ma, se ci penso, a me sembrano semplicemente situazioni autentiche, vere, genuine, che capitano alle persone vere. Gli standard sono statici, fermi nel tempo, artefatti.

Nessun abbigliamento potrà garantire la buona riuscita di un incontro o il divertimento durante un’uscita in compagnia. Al contrario, quello che rimarrà impresso nella memoria saranno le sensazioni, le emozioni, la gioia o il dolore… e questi, fortunatamente, nessuno stereotipo li può fornire preconfezionati.

Autenticità. È la prima parola chiave.

1 commento:

  1. Ciao Nemesi, ho scoperto oggi il tuo blog. Veramente bello e interessante. Condivido l'argomento autenticità.
    Andrea

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