martedì 9 ottobre 2012

Oltre l'illusione /3

Che cosa accade quando un individuo si uniforma a stereotipi sociali?
Quando una persona cerca di raggiungere un ideale creato da altri, si allontana da sé e rischia di perdere di vista i suoi reali desideri e obiettivi. Si ritrova a vivere una vita che non è la sua, non vi si riconosce intimamente e finisce per non sapere più che cosa vuole. Ha perduto l’appartenenza al sé, e diventa vittima involontaria di fittizi obiettivi da raggiungere, allontanandosi sempre di più dalla propria identità.

E’ soltanto attraverso un viaggio all’interno di se stessi che si può scoprire l’universo personale, dove trovare la propria missione di vita per condurre un’esistenza di autentico successo: il proprio, esclusivo e soggettivo successo!
Copiare un qualunque stereotipo di massa, anche con risultati ragguardevoli, non è vero successo.
Il vero successo è liberare l’Essenza divina e realizzare i suoi dettami. Soltanto allora il confronto con i modelli che vengono forniti diventerà assurdo e inutile, ognuno troverà dentro di sé le forze necessarie per perseguire i propri scopi, la grinta e l’entusiasmo per percorrere, adesso possiamo dirlo, un’esistenza brillante e accattivante. Perché in questo modo si segue e si costruisce il proprio esclusivo Destino.

Non importa quanto un’attività lavorativa possa essere umile o senza che le luci della ribalta risplendano sul soggetto. L’uomo è pur sempre il protagonista indiscusso della sua vita. Ha il diritto e il dovere di portare a termine il proprio compito nel modo migliore possibile.
Non bisogna credere che esistano persone poco importanti. Ognuno ha uno speciale ruolo e questo ruolo non è tanto più magnifico quanto più fama riscuote, bensì è tanto più importante quanto meglio viene svolto.
Basti pensare a quanto danno può essere stato fatto da personaggi famosi, che hanno segnato la storia, e quanto bene è stato generato da persone semplici, che hanno operato nell’ombra.

Il valore di un essere umano risiede dentro di lui e ogni esistenza terrena prevede dei compiti da portare a termine. Ogni anima si trova a un determinato stadio evolutivo e non è detto che per tutti sia necessaria l’esperienza di una vita clamorosa. Molti, forse la maggior parte, non la desiderano nemmeno, ma in questo continuo incalzare di stimoli, perdono di vista i loro desideri e il loro percorso. Qualcuno può persino arrivare a pensare “se non appaio, non sono nessuno, quindi non esisto”. Ma le cose non stanno così. Non è il numero di persone che tocchiamo durante la vita che conta, ma come le tocchiamo. Non è importante con quante persone abbiamo parlato, ma cosa ci siamo detti e come, ovvero quale speciale sintonia si è creata tra noi.
Nessuno ricorda tutti i volti incrociati casualmente per strada o visti in televisione o apparsi sui giornali, però a chiunque rimane impressa, a volte indelebilmente, la persona portatrice di un messaggio speciale, quella che ha teso la mano in un momento difficile, quella che ha regalato un momento di gioia. E spesso, questo qualcuno, non è un personaggio famoso, ma è importante per noi, egli rimarrà per sempre dentro di noi, perché ha contribuito alla nostra crescita, al nostro sviluppo, al nostro benessere. E anche noi possiamo essere importanti per altre persone, a volte persino senza saperlo.

Il vero benessere non risiede nel consenso e nel riconoscimento da parte degli altri, anzi, questi bisogni sono spesso indice di insicurezza. È grazie all’amore per se stessi, per tutti gli esseri viventi e per l’intero Universo che si manifesta una personalità positiva e felice.

Comprendere qual è la propria missione, permette di trovare anche le risorse interne per portarla a termine. Ognuno ha la propria missione e le proprie sfide da vincere, e non è dalla dimensione delle battaglie che si giudica l’importanza di una vita, ardua o semplice che sia, ogni prova ha una specialissima rilevanza individuale.
Se un uomo ha la fobia degli spazi aperti (agorafobia) e trova la forza di superarla e di “uscire allo scoperto”, ha fronteggiato un suo problema e ha conseguito una grande vittoria. Per tutti gli altri, che coraggio ci vuole ad attraversare una piazza?
Ogni ostacolo è tale per l’individuo che lo percepisce come un ostacolo, non per tutti, e il vero coraggio è nel superare i propri limiti per raggiungere il proprio traguardo.
Ogni uomo può essere un guerriero se vive la sua vita come tale, l’importante è trovare il proprio percorso e seguirlo con onestà, purezza di sentimenti e rispetto per ogni essere vivente.

Conoscere se stessi. È la frase chiave.

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