“Il singolo uomo non sperimenta
mai, da sveglio, la vera essenza della sua volontà. Da sveglio sperimenta
l’essenza della sua vita di rappresentazione, come in sogno sperimenta
l’essenza del sentimento, ma egli dorme parzialmente, pur essendo desto, per
quanto concerne la sua volontà.
Andiamo per il mondo come
cosiddette persone deste; ma in realtà siamo desti solo per le
rappresentazioni, siamo desti a metà, ossia sognanti riguardo ai sentimenti e
completamente addormentati riguardo alla volontà. Non facciamoci illusioni in
proposito.”
Così diceva Rudolf Steiner,
replicando e rafforzando gli insegnamenti di tutti i grandi maestri. Eppure
ancora oggi queste frasi danno fastidio, il naso si arriccia, la mente non
vuole credere, perché disturba profondamente sentirsi dire di essere un automa,
una macchina, un dormiente. L’ego si ribella e si gonfia davanti a una simile
affermazione, ma per arrivare da qualche parte bisogna partire da qui,
altrimenti sarà una falsa partenza. La partenza di un dormiente, l’ennesimo altro
viaggio privo di volontà.
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